Spesso si tende a posticipare il più possibile l’intervento chirurgico per paura di andare incontro a un lento recupero post-operatorio e a complicazioni.

Oggi, è possibile ridurre i tempi recupero e aumentare il successo di un intervento ortopedico grazie alla medicina rigenerativa.

Facendo un esempio pratico, successivamente a una ricostruzione di un tendine o di un legamento o di una riparazione di una frattura è possibile sfruttare le cellule mesenchimali staminali di origine adiposa per ridurre l’infiammazione locale e stimolare la rigenerazione del tessuto. Questi processi favoriscono la completa guarigione in tempi brevi.

Le cellule mesenchimali staminali vengono estratte dal grasso addominale del paziente sottoposto a intervento, trattate nello stesso tempo chirurgico e reiniettate nella sede del danno.

Utilizzare cellule autologhe, ovvero del paziente stesso, azzera il rischio di risposta immunitaria e di reazioni avverse.

Le cellule mesenchimali staminali sono multipotenti, ovvero possono differenziarsi una volta depositate nel tessuto, ma soprattutto svolgono una funzione paracrina, cioè rilasciano fattori di crescita e molecole anti-infiammatorie.

La terapia cellulare è frequentemente associata a interventi più o meno invasivi come l’artroscopia e l’osteotomia.

A prescindere dall’intervento, la chirurgia rappresenta sempre un trauma per la zona trattata. Per questo motivo la terapia con cellule staminali facilita la rigenerazione dei tessuti trattati, contrastando l’infiammazione e riducendo il dolore post-operatorio.