Il tessuto osseo è una struttura dinamica, non statica. Nel corso degli anni, infatti, vive un continuo processo di rimodellamento ed è regolato da un meccanismo ormonale che coinvolge:
● Ormone paratiroideo, prodotto dalle ghiandole paratiroidi presenti ai lati della tiroide
● Vitamina D
● Calcitonina, un ormone secreto dalle cellule parafollicolari della tiroide
● Ormoni sessuali (estrogeni nella donna, prevalentemente l’estradiolo, testosterone nell’uomo)
● Corticosteroidi
● Ormoni tiroidei
● Insulina e l’ormone della crescita (GH)
Il tessuto osseo, inoltre, è composto da una componente minerale (calcio e fosforo), e da una componente organica (collagene). A seguito di un processo degenerativo osteoartrosico risultano alterate sia la parte minerale che quella organica.
La carenza degli estrogeni, infatti, presenta alcuni effetti negativi, come:
● perdita di calcio e fosforo a livello renale
● ridotto assorbimento di calcio a livello intestinale
● aumentato riassorbimento di calcio a livello osseo
● perdita della conversione e/o assorbimento della Vitamina D
La riduzione del contenuto minerale di calcio e fosforo a livello delle ossa, risulta inferiore a quello riassorbito. Ne consegue che, osservando l’osso al microscopio, il tessuto osseo sano presenterà una particolare architettura compatta (maglia a nido d’ape), mentre in caso di osteoporosi l’osso risulterà maggiormente cavo, diventando sempre di più debole e soggetto a fratture anche di piccola entità.
Questi cambiamenti possono essere legati allo stile di vita, come:
● praticare attività motoria
● seguire una corretta e sana alimentazione
● assumere specifici integratori alimentari
● esporsi alla luce del sole per favorire la sintesi della vitamina D
In particolare, una costante attività motoria associata a un adeguato apporto di calcio, permetterà di rafforzare l’apparto muscolo-scheletrico e sopperire in parte alla fragilità ossea. Più precisamente, un’integrazione di attività fisica e una dieta adeguata con il giusto apporto di calcio e vitamina D è essenziale per contrastare la demineralizzazione ossea che è alla base della degenerazione osseo-cartilagineo. Risulta, inoltre, di spiccata rilevanza il controllo dei livelli di vitamina D per arrivare alla menopausa con una architettura ossea sana.